Dettagli
Prezzo promozionale € 250,00 compresa spedizione valido fino al 31/12/2023.
Il libro esamina e riordina la monetazione medievale dei primi regnanti sabaudi, da Oddone (1051) ad Amedeo VIII Duca (1440), approfondendo le attività svolte dalle varie zecche e attribuendo tutte le monete conosciute con riferimento a eventi e periodi precisi.
La monetazione è illustrata in 19 capitoli, con descrizioni e fotografie in alta risoluzione di oltre 750 monete, tavole riassuntive per ogni regnante e riferimenti a un’ampia bibliografia. La rassegna approfondita delle monete include varianti e inediti provenienti da collezioni private, aste, siti numismatici ed esemplari storici presenti nei Medaglieri dei Musei Reali e del Museo Civico di Torino e del Museo Archeologico di Firenze.
Sino ad Amedeo IV la classificazione segue l’approccio tradizionale, basato sull’esame dello stile delle monete, sui contenuti delle impronte e delle legende, e sul confronto con le monetazioni coeve. Con riferimento ai documenti storici e ai cataloghi più recenti, è proposta una organizzazione temporale delle tipologie di monete, con l’inserimento di inediti e la riallocazione di esemplari attribuiti ai regnanti omonimi (Umberto e Amedeo).
Sotto Amedeo IV venivano aperte più zecche, al di qua e al di là delle Alpi e, per riconoscere le loro emissioni, veniva imposto agli zecchieri di apporre il proprio contrassegno, cioè la “firma”, su ogni moneta prodotta. Nel libro è illustrato il nuovo metodo, utilizzato per identificare e assegnare i contrassegni ai maestri di ciascuna zecca, che ha consentito di realizzare il primo catalogo dei contrassegni presenti sulle monete del periodo in esame. Il catalogo e le modalità d’uso di tali segni consentono l’attribuzione più precisa di ogni moneta al maestro, alla zecca, al regnante e al periodo di emissione, favorendo anche un utilizzo migliore delle notizie storiche sulla monetazione.
È stato così possibile rivedere numerose attribuzioni, non adeguate, effettuate in passato per le monete dei Conti omonimi, e per quelle prive del nome del Conte (anonime). Il libro descrive in dettaglio, e per la prima volta, la storia delle attività svolte da ogni zecca e zecchiere; i segni di zecca consentono infatti di approfondire le modalità di gestione delle zecche e di chiarire eventi sinora mai accertati, contribuendo ad arricchire e a svelare nuovi aspetti della storia metallica dei primi regnanti sabaudi.
Ulteriori informazioni
Autore/Curatore | Giuseppe Rovera, con la collaborazione di Stefano Campana e Giovanni Grella |
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Anno | 2019 |
Pagine | 584 |
Formato | 24 x 28 |
Interno | a colori |
Legatura | Copretina cartonata in similpelle con fregi in oro a caldo e sovraccoperta |
ISBN | 978-88-7320-423-7 |
Descrizione | Prezzo promozionale € 250,00 compresa spedizione valido fino al 31/12/2023.
Il libro esamina e riordina la monetazione medievale dei primi regnanti sabaudi, da Oddone (1051) ad Amedeo VIII Duca (1440), approfondendo le attività svolte dalle varie zecche e attribuendo tutte le monete conosciute con riferimento a eventi e periodi precisi.
La monetazione è illustrata in 19 capitoli, con descrizioni e fotografie in alta risoluzione di oltre 750 monete, tavole riassuntive per ogni regnante e riferimenti a un’ampia bibliografia. La rassegna approfondita delle monete include varianti e inediti provenienti da collezioni private, aste, siti numismatici ed esemplari storici presenti nei Medaglieri dei Musei Reali e del Museo Civico di Torino e del Museo Archeologico di Firenze.
Sino ad Amedeo IV la classificazione segue l’approccio tradizionale, basato sull’esame dello stile delle monete, sui contenuti delle impronte e delle legende, e sul confronto con le monetazioni coeve. Con riferimento ai documenti storici e ai cataloghi più recenti, è proposta una organizzazione temporale delle tipologie di monete, con l’inserimento di inediti e la riallocazione di esemplari attribuiti ai regnanti omonimi (Umberto e Amedeo).
Sotto Amedeo IV venivano aperte più zecche, al di qua e al di là delle Alpi e, per riconoscere le loro emissioni, veniva imposto agli zecchieri di apporre il proprio contrassegno, cioè la “firma”, su ogni moneta prodotta. Nel libro è illustrato il nuovo metodo, utilizzato per identificare e assegnare i contrassegni ai maestri di ciascuna zecca, che ha consentito di realizzare il primo catalogo dei contrassegni presenti sulle monete del periodo in esame. Il catalogo e le modalità d’uso di tali segni consentono l’attribuzione più precisa di ogni moneta al maestro, alla zecca, al regnante e al periodo di emissione, favorendo anche un utilizzo migliore delle notizie storiche sulla monetazione.
È stato così possibile rivedere numerose attribuzioni, non adeguate, effettuate in passato per le monete dei Conti omonimi, e per quelle prive del nome del Conte (anonime). Il libro descrive in dettaglio, e per la prima volta, la storia delle attività svolte da ogni zecca e zecchiere; i segni di zecca consentono infatti di approfondire le modalità di gestione delle zecche e di chiarire eventi sinora mai accertati, contribuendo ad arricchire e a svelare nuovi aspetti della storia metallica dei primi regnanti sabaudi. |