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Il sentiero di Wielicka 1938

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Il sentiero di Wielicka 1938

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Sono i primi mesi del 1938, l’Europa è in fermento e i nazionalismi stanno prendendo forza. La Polonia, come altre nazioni, sta vivendo la dura crisi economica-sociale che si protrae da anni e subendo l’imminente inizio della II Guerra Mondiale. Il racconto si sviluppa nello specifico a Wieliczka, quartiere operaio alle porte di Cracovia, sede della famosa miniera di salgemma, nel periodo che va dal 1938 al 1940. Il minatore Milo, detto il fuochino, per la mansione che svolge all’interno della miniera, e il suo cavallo Daluky sono i protagonisti del racconto. Le vicissitudini e le problematiche del periodo, coinvolgono entrambi in complicate vicende legate al difficile momento in cui la Polonia sta attraversando. Il fulcro del racconto si anima a partire dagli ultimi mesi del 1939, prima dell’invasione della Polonia, sia da parte Tedesca a occidente, sia Russa a oriente, fino a maggio del 1940. I riferimenti storici e biblici, a cui l’autore fa riferimento, e l’affascinante città di Cracovia rendono il romanzo vicino alla cruenta realtà della guerra e delle deportazioni. L’amore che unisce Milo al suo cavallo esalta e condiziona le scelte che la sua famiglia deve affrontare.

Ulteriori informazioni

Autore/Curatore Il sentiero di Wielicka 1938
Anno 2024
Pagine 336
Formato 14 x 21
Interno b/n
Legatura brossura con alette
ISBN 978-88-7320-477-0
Descrizione

Sono i primi mesi del 1938, l’Europa è in fermento e i nazionalismi stanno prendendo forza. La Polonia, come altre nazioni, sta vivendo la dura crisi economica-sociale che si protrae da anni e subendo l’imminente inizio della II Guerra Mondiale. Il racconto si sviluppa nello specifico a Wieliczka, quartiere operaio alle porte di Cracovia, sede della famosa miniera di salgemma, nel periodo che va dal 1938 al 1940. Il minatore Milo, detto il fuochino, per la mansione che svolge all’interno della miniera, e il suo cavallo Daluky sono i protagonisti del racconto. Le vicissitudini e le problematiche del periodo, coinvolgono entrambi in complicate vicende legate al difficile momento in cui la Polonia sta attraversando. Il fulcro del racconto si anima a partire dagli ultimi mesi del 1939, prima dell’invasione della Polonia, sia da parte Tedesca a occidente, sia Russa a oriente, fino a maggio del 1940. I riferimenti storici e biblici, a cui l’autore fa riferimento, e l’affascinante città di Cracovia rendono il romanzo vicino alla cruenta realtà della guerra e delle deportazioni. L’amore che unisce Milo al suo cavallo esalta e condiziona le scelte che la sua famiglia deve affrontare.

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